SANIFICAZIONE AMBIENTALE
DISINFESTAZIONE
DERATTIZZAZIONE
ALLONTANAMENTO VOLATILI
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DISINFESTAZIONE
DERATTIZZAZIONE
ALLONTANAMENTO VOLATILI
REGGIO EMILIA MODENA BOLOGNA
REGGIO-EMILIA MODENA BOLOGNA
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Derattizzazione Topi e Ratti a Modena, Reggio-Emilia, Mantova e Bologna
I danni economici provocati da una infestazione di topi e ratti non rappresentano l’unico aspetto negativo. A questi si devono aggiungere problemi di ordine igienico-sanitario quali la trasmissione di malattie infettive e l’imbrattamento dei locali con riflessi non certo positivi sugli utenti. La disinfestazione topi migliora l’ambiente in cui si vive.
L’attività roditoria di topi e ratti può causare corto circuiti, fughe di gas o interruzione di collegamenti e quindi tra i danni economici non devono essere sottovalutati quelli legati a incendi, esplosioni o blocco delle comunicazioni.
Le tane, o covi, quando vengono scavate in prossimità di scarpate, fossi, argini possono provocare smottamenti, inondazioni, cedimento del terreno.
Dotati di un elevato grado di adattabilità, topi e ratti sono in grado di attaccare i punti critici di un ciclo produttivo o i punti deboli di un ambiente.
Essi vengono infatti considerati alla stregua di “indicatori ecologici“, testimoni viventi dello stato di salute o di degrado di un territorio.
La loro proliferazione è dovuta anche dalla forte diminuzione dei predatori naturali (es. rapaci) ma anche dalla concentrazione in zone ristrette di allevamenti, industrie alimentari, etc.
La derattizzazione deve pertanto essere vista come un intervento di salvaguardia della salute pubblica e nel contempo un’operazione di riequilibrio dell’ambiente dall’eccessiva proliferazione di questi animali.
Come Operiamo?
Prima fase:
Sopralluogo – Relazione – Predisposizione piano d’interventi
Esecuzione di un accurato sopralluogo sia del locale che dell’area esterna;
Valutazione sia della tipologia di infestante presente che del relativo grado di infestazione;
Redazione di un’accurata relazione ad hoc;
Stima del numero di interventi annuali necessari;
Valutazione dei prodotti e presidi da utilizzare;
Elaborazione di un progetto di derattizzazione su misura del Cliente;
Predisposizione di una serie programmata e costante di trattamenti e controlli di monitoraggio (calendario interventi);
Fornitura di documentazione (utile strumento sia in fase di controllo ispettivo da parte delle autorità competenti, che in caso di necessità interna).
Seconda fase:
Predisposizione dell’impianto
Predisposizione in loco dell’impianto per la derattizzazione;
Esternamente posizionamento di postazioni fisse contenenti esche rodenticide;
Internamente, onde evitare eventuali contaminazioni, posizionamento di postazioni a cattura multipla;
Ispezione accurata dei pozzetti e delle eventuali vie d’accesso in essere;
Se necessario, all’interno degli stessi pozzetti, posizionamento di speciali esche in paraffina (prodotte con materiale resistente all’umidità).
Terza fase:
Trattamenti e monitoraggi successivi
Costante verifica periodica delle postazioni in essere;
Ispezione periodica di eventuali vie di accesso, canaline elettriche, pozzetti, pavimenti galleggianti, ecc.;
Sostituzione periodica di tutte le esche.
La lotta integrata e complementare a topi e ratti
Il controllo di topi e ratti non richiede necessariamente un intervento chimico.
La lotta integrata prevede metodi di difesa a impatto ambientale nullo: trappole multicattura, carte collanti atossiche, posizionamento di esche rodenticide in dispenser protetti e inaccessibili a uomini e animali non target. Ma topi e ratti sono “bombe ecologiche” che portano con sè pulci, pidocchi, acari, tutti vettori di pericolose malattie per l’uomo: per questo motivo la derattizzazione va accompagnata dalla disinfezione ambientale.
Tutti i sistemi produttivi che coinvolgono in qualche misura gli alimenti rivolgono particolare attenzione alle procedure che devono mantenere alti i livelli di sicurezza e qualità.
Tutte queste procedure, che rientrano nelle metodiche HACCP, mettono in risalto l’igiene complessiva delle strutture che si realizza anche attraverso il contr
ollo dei roditori.
Un valido ed efficiente programma di controllo non può prescindere dall’applicazione di tecniche all’avanguardia che non si limitano alla semplice difesa chimica ma coinvolgono tutta una serie di comportamenti che rendono più semplice ed efficace il controllo di topi e ratti.
Si parla in questo caso di “difesa integrata” che parte dalla conoscenza dell’etologia della specie oggetto dell’intervento e ha come obiettivo la razionalizzazione degli interventi che devono proteggere gli ambienti e le persone limitando quanto più possibile l’impiego di mezzi chimici o in alternativa orientandosi verso prodotti altamente selettivi e a minore tossicità ambientale.
Il progresso tecnologico mette oggi a disposizione attrezzature e sostanze a bassissimo impatto ambientale. Lo stesso monitoraggio delle infestazioni si avvale delle migliori conoscenze tecniche e scientifiche.
Le trappole multicattura sono un chiaro esempio di intervento a basso impatto ambientale in cui si sfrutta unicamente il comportamento del topo che abitualmente si muove rasente alle pareti e che nel fare ciò si infila inconsapevolmente in queste trappole.
Allo stesso modo devono essere considerate le carte collanti atossiche: si tratta di cartoncini grandi quanto una cartolina sul quale viene deposto uno strato adesivo che cattura topi e ratti che dovessero transitarci sopra. L’uso di queste trappole consente di identificare la tipologia di infestzione e le vie di accesso in un ambiente chiuso.
Il massimo risultato nella bonifica ambientale con il minimo costo ecologico viene conseguito solo coniugando questi aspetti con l’elevata professionalità e la buona conoscenza della biologia dell’organismo target.
I principi della lotta integrata prevedono l’utilizzo di biocidi specifici e di accorgimenti ecologici che impediscano inutili dispersioni nell’ambiente e consentano nel contempo di ottenere un elevato livello di protezione.
Per tale motivo le esche rodenticide vengono inserite in postazioni caratterizzate da un dispenserprotetto da un involucro in modo da renderlo inaccessibile a uomini e animali non target.
I punti d’esca possono essere molto ravvicinati (2-3 m) tra loro come nel caso di lotta al topo domestico a causa della scarsa propensione a esplorare vasti spazi. Nel caso invece di lotta al Rattus rattus o Rattus norvegicus, la disposizione a colonizzare vaste aree consente un maggiore distanziamento delle esche.
Nel caso in cui vengano impiegate in ambienti esterni o laddove l’umidità è elevata, le esche devono essere idrorepellenti.
Con una certa approssimazione è possibile valutare la buona riuscita dell’interventoverificando le dosi di esche non trattate asportate giornalmente.
Se ogni sopralluogo viene accompagnato inoltre dall’asportazione degli escrementi, la comparsa di nuovi depositi può essere utilizzata come indice della popolazione presente.
Perchè affidarsi a dei professionisti?
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